sabato 29 agosto 2009

ECCO L'INIZIATIVA CONTRO LE MORTI BIANCHE

Le spiagge di libere di Ostia sono state , nella giornata di ieri, oggetto di una iniziativa davvero brillante, ovvero una dimostrazione simbolica contro le morti bianche. L'iniziativa promossa dal Blog DiversamenteOccupati.it (www.diversamenteoccupati.it) ha visto l'allestimento sulla spiaggia di un manichino nudo, coperto da un telo bianco, simbolo di un cadavere, con di fronte, un cartello che riportava la seguente scritta: "Senza la giusta protezione sul lavoro ci lasci la pelle". Una rappresentazione simbolica forte, importante, fatta in un luogo di vacanza e relax, proprio per far capire che "le morti bianche non vanno mai in vacanza e che anche d'agosto, la gente continua a morire sul luogo di lavoro. Arnald, il nome d'arte del curatore del Blog, ci ha spiegato l'importanza di sensibilizzare le persone sulle morti che avvengono nei luoghi di lavoro, causate, spesso dalla mancata protezione del proprio corpo con indumenti adeguati, o da strutture fatiscenti ed inadeguate. Inoltre, il ragazzo romano, ha sottolineato la necessità di richiamare l'attenzione sul problema, proprio nel periodo estivo, quando anche la stampa sonnecchia su argomenti più leggeri, mentre in Italia, più o meno clamorosamente, si continua a morire. La rappresentazione ha attirato e stimolato la curiosità dei bagnanti che si sono soffermati a guardare e hanno chiesto, con interesse, come è nata l'idea ed informazioni sul blog diretto da Arnald.
Diversamenteoccupati.it è un blog di attualità che fa il punto sulla situazione del lavoro in Italia, mettendo in evidenza gli elementi più raccapriccianti, come i contratti da scandalo che non tuelano nessuno, non danno diritto a nulla e retribuiscono il minimo indispensabile.
Riporto integralmente il manifesto del Blog:

se anche per voi progettare il futuro significa al massimo decidere cosa fare nel week-end, allora vivete in Italia, la nostra repubblica fondata sul lavoro a progetto. Una nazione dove, se prima trovare un impiego era un sogno, ora è più che mai un incubo.
Dobbiamo ringraziare la Legge 30 e i suoi nuovi contratti: intermittente, ripartito, a progetto, accessorio, a somministrazione, part-time, d’inserimento, di origine non controllata, geneticamente modificato, rinnegato da Dio. Nasce così una generazione di lavoratori precari così sfigati che tutti, dai sindacati ai politici, non sapendo da che parte prenderli, continuano a prendere per il culo.
Certo, a nessuno piace essere chiamato precario, così i capi d’azienda, unti dal politically correct, amano definirci in modi più premianti come “lavoratori flessibili” o “imprenditori di noi stessi”, se non “giovani rampanti in carriera”, anche quando hai cinquant’anni e pulisci cessi.
Ma precario o flessibile non sono sufficienti a spiegare la condizione di chi vive senza permessi, giorni di malattia, maternità, contributi per la pensione, straordinari e ferie pagate. O di chi lavora sapendo di poter essere licenziato da un minuto all’altro senza ammortizzatori sociali ad attutire il tonfo del conto in banca.
Quando hai un contratto con così tanti handicap, non sei solo precario o flessibile, ma pioniere di una nuova epoca: sei un diversamente occupato. - Arnald>
Ecco dunque la verità detta per come deve essere detta sulla situazione del lavoro nel nostro Paese che questo blog segue puntualmente, cercando di smuovere gli animi di noi giovani per dire "no" ad un sistema sbagliato che ci fa annegare nella precarietà e nell'incertezza.
Nel Blog si riflette su tematiche come le morte in mare degli immigrati che tentano di trasferirsi in Italia con la speranza di trovare un lavoro, magari nero e malpagato, per uscire dalla povertà disastrosa (che l'Italia ancora non conosce) dei loro paesi d'origine, sull'assurdità dei contratti, sugli orari di lavoro massacranti, sull'impossibilità di costruirsi un lavoro, sulle morti bianche. Il blog è anche corredato di satiriche vignette che riportano scene di personaggi che ironizzano sulla situazione italiana, tutti incappucciati, omogeneizzati da un sacchetto di carta in testa che lascia vedere solo gli occhi.
Si tratta di un blog dai temi e dai caratteri forti, ma molto lucido e ben scritto con articoli professionali che denotano un attento e costante aggiornamento sulla nostra Italia...
Uno strumento prezioso da conoscere e far conoscere.

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